Rassegna stampa
LA
RASSEGNA DI LIANA
Da
molti anni, con encomiabile perseveranza, Liana Pascucci raccoglie ed
invia al Notiziario una rassegna stampa di articoli apparsi sui
giornali che legge, relativi ad argomenti riguardanti i soggetti non
umani.
Si
tratta di un'attività molto utile, perché
permette di constatare l'evoluzione nel tempo della società italiana
nei loro confronti, e in alcuni casi offre spunti per iniziative.
Purtroppo
raramente riusciamo a presentare una sintesi di quanto ci invia, come
facciamo in questa pagina.
Bari,
infermiera licenziata; aveva accolto un gatto randagio.
Questo titolo appare
sul Corriere della Sera (12/7/17). Patrizia Antonino, dipendente da
cinque anni della cooperativa Anthropos, ha raccolto un micetto
abbandonato in un cartone, portandolo sul pullmino
che guida per riportare a casa gli anziani, accolti presso la casa di
cura "gocce di memoria" a
Bari. Risultato: licenziata
in tronco in quanto il gattino poteva avere malattie e non era
custodito nella gabbietta di sicurezza, come previsto dal codice
stradale. La storia è apparsa anche su altri giornali e potete
firmare questa petizione per sostenere la protesta nei confronti dei
suoi datori di lavoro
https://firmiamo.it/licenziata-per-aver-aiutato-un-gattino--e-un-ingiustizia
.
Vietato
frustare i cavalli. Così un
articolo del Corriere della Sera (14/7/17) rende noto che per la
prima volta in Italia un ippodromo – quello
del Castello nel parmense - ha deciso
di bandire la frusta nelle corse di cavalli. Leggiamo: chi
non è addentro alle cose dell'ippica italiana probabilmente sa poco
dello scontro tutto pedagogico in atto tra "modernisti" e
"tradizionalisti" sull'uso della frusta. Per i primi,
ancora in minoranza, non solo
è immorale picchiare
l'animale, ma è anche privo
di utilità sportiva: il
cavallo non va più veloce se viene preso
a scudisciate.
Se
possiamo rallegrarci per questo primo passo verso una minore crudeltà
nei confronti dei cavalli, ancora lunga è la strada affinché la
coscienza collettiva accolga il principio che gli animali non servono
per il divertimento umano, tanto più quando questo causa sofferenza.
"I
Test sugli animali sono lunghi, costosi e ci sono
evidenti differenze rispetto agli esseri umani"; questa
coraggiosa affermazione è di Loretta del Mercato, 38 anni,
napoletana, che dal giugno 2015 e ricercatrice presso l'Istituto di
nanotecnologia del CNR di Lecce.
La
dottoressa ha ottenuto 1 milione di euro per tentare di aprire una
nuova frontiera nella lotta contro il cancro: provo
ad affrontare uno dei problemi più spinosi, la mancanza di
sperimentazioni cliniche che impedisce di utilizzare i dati ottenuti
in laboratorio. (…) L'idea vincente è stata quella di realizzare
nuovi modelli tridimensionali tumore utilizzando le nanotecnologie.
Questo quanto riportato sul Corriere della Sera il 14/9/2017. Una
bella notizia che rappresenta una speranza contro la montagna di
sofferenza causata dalla ricerca su animali nel campo tumorale.
In
17/9/17 appare sul Corriere della Sera una
recensione sul libro "I
fasciovegani" di Giuseppe
Cruciani. Secondo l'articolo l'autore "si
è divertito a creare un nuovo bestiario contemporaneo, pescando
negli azzardi verbali delle posizioni più estreme di un movimento,
quello animalista, che nelle sue manifestazioni concrete invece è
tutt'altro che futile e rappresenta i buoni sentimenti di molti
italiani verso bestiole inermi.".
Fra le frasi che Cruciani ritiene stigmatizzabili c'è quella
espressa dalla conduttrice televisiva Paola Maugeri: un
topo in casa? Lo invito a uscire. Se c'è una colonia invito pure
quella a uscire. Considerare
questo atto di rispetto per la vita
un'assurdità dimostra
quanto cammino dobbiamo ancora
percorrere per estendere la
qualifica di "nostro prossimo" anche ai soggetti non umani.
A
proposito di vegani (e vegetariani), tre titoli permettono di
guardare con un certo ottimismo al futuro: 2067
il mondo vegano leggiamo sul
Corriere della Sera del 31/7/17, mentre il 28/8/17 lo stesso giornale
titola "italiana e giovane -
e lei la Jimmy Choo vegana ed
infine dal Resto del Carlino il 27/7/17 Vegani
alla conquista della Festa: "ci guardano come alieni, ma il
futuro è dalla nostra parte".
Il primo tratta di un "film
esilarante ma pieno di dati veri, (...) pubblicato on-line dalla tivù
britannica BBC; (…) Gli allevamenti, sostiene l'Onu, producono il
14,5% delle emissioni globali di gas nocivi per l'ambiente; se
tutto il mondo smettesse di nutrirsi con carne, pesce e derivati, le
emissioni alimentari complessive,
responsabili
di 1/4 dei gas serra, si
ridurrebbero del 70% entro il
2050, conferma una ricerca dell'Università di Oxford".
Si segnalano poi le adesioni a questo stile di vita da parte star
come Brad Pitt o Stevie Wonder, ma anche il (a nostro parere)
condivisibile commento di Brenda Carey: "Chi
sceglie di diventare vegano solo
per ragioni egoistiche, come
migliorare la performance perdere peso, spesso torna a mangiare
prodotti animali (…) Essere vegani e una filosofia di vita".
In effetti anche i numeri relativi ai vegani in Italia (addirittura
1,8 milioni) lasciano molto perplessi, però quantomeno spingono le
aziende a interessarsi anche a questi consumatori, offrendo quindi
prodotti che tengano conto di questa impostazione morale.
Il
secondo è relativo alla prima azienda italiana di scarpe "veg"
di alta gamma, fondata da Paola Caracciolo, mentre il terzo tratta
della presenza di "Un vero e
proprio villaggio senza carne, "assediato" da grigliate e
salsicce: non c'è solo il
ristorante "il sospiro" (nel menù polpettine di tofu e
cotolette di seitan),
ma anche una gelateria in una birreria rigorosamente venga."
A organizzarlo nella "tana del lupo", la Festa dell'Unità,
regno delle salamelle, Renata Balducci, presidente di Assovegan.
Un
sentito grazie quindi a Liana e a tutti coloro che vorranno
seguire, anche se più saltuariamente, il suo esempio.