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Il ministero


IL SOSTEGNO DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI

 Può sembrare incredibile, eppure è così; queste manifestazioni foriere di tante sofferenze nei confronti dei buoi e non solo (dai filmati i cavalli non se la passano particolarmente bene, strapazzati per bene quando serve) sono portate in palmo di mano a livello Ministeriale.

La direttrice generale del Ministero dei Beni Culturali Caterina Bon Valsassina rimarca "che la manifestazione in oggetto (Corsa di San Mertino in Pensilis NdR) è stata dichiarata un bene di interesse storico-culturale etno-antropologico particolarmente importante ai sensi degli articoli 7-bis. 10 e 12 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 22 gennaio 2004, n.42). Il riconoscimento della corsa come “espressione di identità culturale collettiva” ai sensi dell’art. 7-bis richiama esplicitamente i dettami della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003, che prevede l’adozione di “misure volte a garantire la vitalità del patrimonio culturale immateriale” (art. 3).
Tale patrimonio vivente viene infatti “trasmesso di generazione in generazione” e “costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia” (art.2). Pertanto, i beni che ne sono espressione, per essere vitali, devono essere costantemente “ri-eseguiti” o “ri-fatti”. In considerazione del citato provvedimento, si invita la prefettura di Campobasso a permettere il regolare svolgimento della manifestazione in onore del Santo Patrono San Leo il giorno trenta aprile di ogni anno, al fine di garantire le condizioni necessarie alla salvaguardia del bene culturale della “Carrese” di San Martino in Pensilis." Il resto potete leggerlo nell'articolo cliccando sull'immagine.

Secondo il Ministero questi "beni" devono essere costantemente ri-eseguiti per rimanere vitali. Quindi bastonate, pungolate e sofferenza per i buoi tutti gli anni, perché questo è quel che di fatto succede!
A Chieuti la corsa non è ancora stata riconosciuta come "bene immateriale"; scriviamo alla Soprintendenza di Foggia e al Ministero per far loro capire che la corsa dei buoi per noi non è un "bene", ma un "male".

clicca qui per scrivere alla Soprintendenza e al Ministero

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